mercoledì 29 dicembre 2010

Decreto flussi, sanatoria e prossime iniziative

28/12/2010
Nella riunione di oggi, il Comitato Immigrati di Milano ha parlato di decreto flussi e delle prossime attività.
Illustrate, ai migranti presenti in aula, le modalità per usufruire del decreto flussi. Il comitato si è offerto come interfaccia per la presentazione delle domande.

Novità del decreto è stata l'introduzione dell'esame obbligatorio di italiano, senza che ovviamente lo Stato abbia messo a disposizione il benché minimo strumento.

Il comitato ha messo in guardia su possibili fenomeni di sciacallaggio. Come nella precedente sanatoria truffa, avvocati e commercianti stanno promettendo alchimie, ovvero regolarizzazioni e permesso di soggiorno. Attenzione: in precedenza, molti migranti raggirati hanno pagato migliaia di euro, fino a seimila, senza ricevere nulla in cambio, anzi alcuni, ora, sono sotto espulsione.

E' in piano una manifestazione in città che coinvolga la società civile e faccia presente il problema.

Prossima riunione il 10/1/11 in luogo e orari da definire.

A breve il video dell'incontro.

Qui i precedenti video:
CLANDESTINO, PROBLEMATICA DI FACCIATA
CLANDESTINO, TRUFFATO E RINCHIUSO
CLANDESTINO, CORNUTO E MAZZIATO
CLANDESTINO, LOTTA NON VIOLENTA
CLANDESTINO, LA VERITÀ DELLA RAGIONE

Desidèri. Io vorrei...

il video

Vorrei sentire anche un solo politico, anche
solo una volta, dire che con la cultura si
mangia.

Vorrei più rondini nei nostri cieli.

Vorrei che tutti avessero il diritto di vivere.
Vorrei che tutti avessero il diritto di morire.

Vorrei che non fossero più perseguite, punite
ed emarginate le persone per il loro
orientamento sessuale.

Vorrei che la Terra iniziasse a girare al
contrario...

venerdì 17 dicembre 2010

Desideri. Vorrei...

Nel nuovo anno...
Vorrei che non mi arrivassero più le catene
via mail.
Vorrei che la smettessero di chiamarmi quelli
dei gestori telefonici per convincermi a
cambiare contratto.
Vorrei non veder più donne con la faccia
di gomma per la paura di invecchiare.
Vorrei non incazzarmi in macchina.
Vorrei proprio vedere la faccia di chi fa fare
la cacca al suo cane sul marciapiede e non
la pulisce.
Vorrei imparare a fare la ruota.
Vorrei che ci fosse ancora Giorgio Gaber.
Vorrei che ci fosse ancora un sacco di gente
che mi manca.
Vorrei godermi un po’ di più le mie figlie.
Vorrei riuscire a dire sempre quello che penso.
Vorrei riuscire ad andare in Calabria un po’
più spesso.
Vorrei andare a New York, cavolo!
Vorrei un inverno breve.
Vorrei che il Milan vincesse lo scudetto.
Vorrei che solo la bellezza mi lasciasse senza
fiato.
Vorrei che la mia amica Silvia potesse curarsi
senza doversi nascondere.
Vorrei ricordarmi sempre che ogni singolo
istante è un regalo.
Vorrei mangiare un sacco di cioccolato senza
conseguenze catastrofiche.
Vorrei una nevicata come quella dell’85!
I wish that I make decisions where needed.
To climb 20 mountains.
To make a LandArt exhibition.
That the cats find a wild balance.
To laugh a lot with her.
To become radical.
Vorrei contenere moltitudini.
Vorrei poter leggere nella mente delle persone.
Vorrei dormirti accanto e vivere del tuo
profumo.
Vorrei trasformare tutto quello che luccica
in concetti di valore.
Vorrei essere come sono.
I want to go out more.
To carpe diem.
To use my tent.
To chop wood and fell trees.
To play.
To be.
Vorrei non vedere più i Babbi Natale appesi
alle finestre.
Vorrei che piazza Novelli, dopo quasi sei
anni di lavori, venisse finalmente aperta.
Vorrei vedere tante altre puntate di “Vieni
via con me”.
Vorrei laurearmi.
Vorrei trovare un lavoro che mi dia la
possibilità di avere una casa, una famiglia,
un futuro.
Vorrei che nella mia università venisse appeso
almeno uno striscione contro la riforma
Gelmini.
Vorrei vedere Pompei un’altra volta, prima
che non ci sia più.
Vorrei che, per una volta, il primo servizio
di un qualsiasi telegiornale parlasse di mafiosi
arrestati a Milano.
Vorrei poter andare all’estero senza
vergognarmi di essere italiana.
Vorrei sentire anche un solo politico, anche
solo una volta, dire che con la cultura si
mangia.
Vorrei rivedere l’estrema sinistra in
parlamento.
Vorrei che una mia compagna di università
avesse la borsa di studio a cui ha diritto.
Vorrei sentire il Papa battersi un po’ di più
contro la pena di morte.
Vorrei ritrovare la speranza che la mia
passione per il teatro e per il cinema possano
diventare qualcosa di concreto, anche qui.
I wish I get accepted.
I wish my hair starts growing back.
I wish I find a mate.
I wish I see more beauty.
I wish I feel more positive.
I wish my mom feels better.
Vorrei più rondini tra i nostri cieli.
I wish for more solar energy.
I wish I go to Paris.
I wish people will see my creations.
I wish for a camera.
I wish I see my friends in Europe.
I wish I find a new job.
Voglio essere quel sorriso di ristoro che le
persone incontrano anche quando sono sfinite
o deluse.
Voglio poter raccontare e vivere ogni attimo
nella sua bellezza.
Voglio ricordarmi di chi mi tende la mano
per poter imparare a tenderla con lo stesso
slancio sincero.
Voglio perdonarmi per perdonare chi più di
così non avrebbe comunque potuto fare.
Voglio capire il tuo dolore nel tuo giudicare
senza conoscere.
Voglio abbracciarti con stima e rispetto in
libertà.
Vorrei che le banche avessero meno
potere.
Vorrei che Berlusconi pagasse le tasse.
Vorrei che tutti i politci pagassero le tasse.
Vorrei che finisse lo stra-potere delle aziende
farmaceutiche.
Vorrei che Greenpeace e Amnesty International
fossero appoggiate dai Governi così come
appoggiano gli eserciti.
Vorrei che il mondo non dovesse dipendere
dalle compagnie petrolifere.
Vorrei che le popolazioni dei Paesi più disagiati
avessero un’assistenza sanitaria di base.
Vorrei che finisse lo sfruttamento selvaggio
della Terra.
Vorrei che tutti avessero il diritto di vivere.
Vorrei che tutti avessero il diritto di morire.
Vorrei che non fossero più perseguite, punite
ed emarginate le persone per il loro
orientamento sessuale.
Vorrei che i giovani si incazzassero
veramente.
Vorrei che tutti fossimo obbiettivi.
Vorrei che qualcuno tirasse fuori dal cassetto
la cura per le malattie incurabili.
Vorrei che ci fossero più piste ciclabili a Milano.
Vorrei che, guardandosi indietro, nessuno
avesse più nulla da recriminarsi.
Vorrei che la prostituzione fosse legalizzata.
Vorrei che le sostanze stupefacenti fossero
legalizzate.
Vorrei che venisse insegnata l’educazione
civica nelle scuole materne.
Vorrei che non avessimo più paura.
Vorrei che un tramonto possa sempre farci
emozionare.
Vorrei che un giorno ognuno di noi potesse
dire: “Io ci sono stato”!
Vorrei che l’essere umano sia riconosciuto
tale.
Vorrei che l’Associazione racket e usura avesse
la sua sede istituzionale prima che l’avesse
Forza Nuova.
Vorrei che il Ministero dell’Interno chiarisca
le modalità del “decreto flussi” sugli
immigrati.
Vorrei che la Terra iniziasse a girare al
contrario, che il giorno diventasse la notte
e la notte si facesse giorno,
che il sopra si scambiasse con il sotto e
il veloce diventasse lento.
Le macchine al posto di accendersi, si
spegnessero e le strade invece di dividere,
unissero.
I cancelli al posto di essere chiusi si aprissero
e che non si tagliassero alberi, ma si iniziasse
a piantarli.
Che la violenza diventasse comprensione e
l’incomprensione diventasse intelligenza.
Che il “non ce la faccio” diventasse “ci provo”
e “routine” diventasse “curiosità”.
Vorrei che per dire lavoro si intendesse novità
e per dire studio si dicesse scoperta.
Mi piacerebbe che a pranzo si iniziasse con
il dolce e che ci si dicesse buona notte appena
svegli.
Vorrei che un film iniziasse dalla parola fine
e che una canzone non significasse soltanto
amore.
Mi piacerebbe che le persone al posto di
pensare condividessero e che la parola
banalità diventasse ricchezza.
Vorrei che straniero significasse cultura e
che Nazione non volesse dire confini,
ma soprattutto vorrei che la parola guerra
non trovasse contrari, perchè nel 2011 non
esisterà più.
Vorrei che si mettesse fuori uso Berlusconi.
Che la spazzatura a Napoli si smaterializzasse
di colpo.
Che tutti avessero un lavoro.
Che nessuno fosse solo.
Che i bambini posteggiati negli orfanotrofi
venissero affidati a dei genitori che li
aspettano e che sicuramente li tratterebbero
meglio.
Che tutti smettessero di inquinare questo
povero mondo.
Che non affondassero più petroliere nei mari.
Che gli animali venissero rispettati e curati
come ogni altro essere vivente.
Che esistesse un luogo dove ognuno ha diritto
di esprimersi, di esprimere il proprio
“teatro” senza dover pagare bustarelle.
Vorrei che ci fosse sempre il sole.
Che tornassero le stelle a Milano.
Che gli uomini e le donne imparassero a
comunicare.
Un governo di cui non vergognarmi ogni
giorno.
Il tornello delle docce dei poveri deserto
ogni sera.
Il mio nipotino guarito dalla sua malattia
non curabile.
Io e le mie amiche in viaggio.
Gli occhi di mia figlia che illuminano il
giorno.
Amore.
Vorrei svegliarmi una mattina ed essere certa
che il mio futuro qui non è incerto.
Vorrei sentirmi sempre appagato.
Vorrei liberarmi dal giudizio.
Vorrei non dovermi vergognare del Paese
in cui vivo.
Vorrei che i telegiornali smettessero di
raccontarmi cosa pensa il Papa della mia
vita.
Vorrei la verità su Stefano Cucchi.
Vorrei che Silvio Berlusconi non riuscisse
ad attuare il Piano di rinascita democratica
della P2.
Vorrei che gli italiani avessero memoria
storica.
Vorrei un uomo.
Vorrei che Letizia Moratti prendesse
regolarmente i mezzi pubblici della sua città
per i suoi spostamenti.
Vorrei non dover rischiare di essere
arrotato sulle strisce pedonali quando
attraverso la strada.
Vorrei svegliarmi ogni giorno senza
sveglia.
Vorrei una cucina abitabile.
Vorrei che la gente scopasse di più.
Vorrei che in Italia salisse di nuovo l’obbligo
scolastico a 16 anni.
Vorrei che la gente si ribellasse veramente.
Vorrei che gli omosessuali non venissero
pestati.
Vorrei che le coppie non debbano aspettare
anni prima di adottare un bambino.
Vorrei che la Chiesa “sponsorizzasse” l’uso
del preservativo.
Vorrei che Massimo D’Alema facesse un lungo
viaggio in barca a vela e che Walter Veltroni
decidesse finalmente di andare in Africa.
E di rimanerci, entrambi.
Vorrei che il Comune di Milano mettesse
a posto la darsena.
Vorrei Internet gratis per tutti, non solo per
Totti.
Ich wünschte ich könnte mehr und weniger
Träumen.
Vorrei sognare di più e di meno.
Ich wünschte mehr Wärme.
Vorrei che ci fosse più calore.
Ich wünschte ich könnte schreien.
Vorrei poter gridare.
Ich wünschte mehr Umarmungen und dass
andere sich umarmen.
Vorrei poter abbracciare e che gli altri
abbracciassero.
Ich wünschte mehr Licht.
Vorrei più luce.
Ich wünschte fröhlichere Leute zu sehen
Vorrei poter vedere più persone felici.
Ich wünschte dass die Menschen mehr
miteinander reden.
Vorrei che le persone si parlassero di più.
Ich wünschte ich könnte die Menschen
bewegen.
Vorrei accendere delle persone.
Vorrei che le stelle cadenti cadessero non
solo a S. Lorenzo.
Vorrei una colonna sonora a sorpresa ogni
giorno che esplodesse da uno stereo
universale.
Vorrei, camminando per strada, ballare la
musica del mio corpo.
Vorrei incontrarti. A te, sconosciuto, e
abbracciarti forte.
Vorrei vedere le lucciole, quelle vere però!
Vorrei dei letti giganti sospesi per aria dove
poter guardare le cose.
Vorrei guardare un’alba con il mare
avanti, Lou Reed che canta perfect day e
tu che arrivi e mi fai ballare piano.
Vorrei che dalle bocche uscissero bolle di
sapone.
Vorrei, solo per un giorno, tornare nella pancia
di mia madre e capire cos’è.
Vorrei schioccare le dita e veder apparire
Raffaella Carrà che canta e balla
far l’amore da Trieste in giù... Tanti Auguri
a chi tanti amanti ha...”
“Com’è bello
Vorrei avere il coraggio di tirarti uno schiaffo
in faccia, di quelli veri!
Vorrei sapere cosa pensano i pesci, cosa si
dicono e se si annoiano.
Vorrei che in metropolitana all’ora di punta
quando ti trovi a camminare contro
corrente... aiuto!... si aprissero le acque di
Mosè.
Vorrei il Sole, il Sole, solo il Sole... sempre
il Sole... ovunque Sole... irrimediabilmente
Sole, necessariamente Sole!
Vorrei, non vorrei, ma se vuoi... come può
uno scoglio, arginare il mare...
Vorrei tutto l’anno le lucine di Natale.
Vorrei delle sedie sdraio - stile mare -
posizionate nelle vie della città dove poter
ogni tanto sostare e guardarsi attorno, o meglio
guardare il cielo.
Vorrei potermi fare piccola piccola e stare
sulle tue spalle in giro per il mondo.
Vorrei passare un giorno nel Paese degli
Gnomi.
Vorrei una casa sull’albero.
Vorrei trovarmi in una di quelle scene da
film dove tutto e tutti si bloccano e tu... bhè,
tu potresti fare quel cacchio che vuoi!
The creation of a school where we teach
Emotional Intelligence to leaders in business
and public sectors.
Vorrei aprire gli occhi al mattino sul mare.
Vorrei bere un aperitivo con Hemingway,
un tè caldo con Gabriel Garcia Marquez, un
caffè con De Filippo.
Vorrei che ogni bambino potesse sentirsi amato
ogni volta che ne ha bisogno.
Vorrei riuscire ancora a star bene senza dover
parlare per forza.
Vorrei mangiare dolci senza ingrassare.
Vorrei poter dire “ti amo” ogni volta che lo
sento.
Vorrei vedere sempre la serenità negli occhi
di mio padre e mia madre.
Vorrei ricevere giocattoli in regalo.
Vorrei che mi amasse.
Vorrei ritornare indietro a “Quella volta che
non ho detto... “ e “Quella volta che non
ho fatto...”
Vorrei un’unica legge: “Rispetta gli altri più
di te stesso”.
Vorrei cesellare la realtà piano piano insieme
alle altre persone.
Vorrei dire mollami!
Vorrei conoscere quella ragazza lì.
Vorrei la moratoria sulla pena di vita di molti.
Vorrei la meritata vittoria di Gargamella.
Vorrei alzare lo sguardo sulla bellezza intorno
senza sforzarmi.
Vorrei paciugare tutti i giorni.
Vorrei che la gente si mettesse a fare delle
cose giusto per sapere come verranno.
Vorrei la fine delle guerre combattute e vorrei
la fine della pace sociale.
Vorrei fare l’Amore,
Growth and fun with coaching leaders to
become more human and effective.
Love and fun with my wife.
A great circus festival.
Start of construction of a new building for
our circus school.
ognuno come gli va!
Io desidero imparare a camminare
Io desidero imparare a respirare
Io desidero imparare a guardare
Je voudrai toujours la beautè autour de moi.
Io vorrei che la bellezza mi avvolgesse sempre.
Je voudrai toujour m’ètonner en regardant
mes mains, mes bras, mes jambes... tes yeux.
Io vorrei sempre meravigliarmi mentre guardo
le mie mani, le mie gambe, le mie braccia...
i tuoi occhi.
Je voudrai te rencontrer souvent.
Io vorrei incontrarti più spesso.
Per il nuovo anno desidero più possibilità
di andare al mare
e guardarlo e bagnarmi e perdermi,
ma anche solo stare davanti all’orizzonte.
Desidero per me e per tutti, guardarci di
più negli occhi e prenderci un tempo per
dirci ‘sono qui’.
Desidero un gelato in un giorno di pioggia
in un giorno di sole e in un giorno ‘così’.
Desidero una meravigliosa cabina doccia,
non tecnologica ma bella bella.
Grande e accogliente.
Desidererei avere la collezione dei migliori
film di Fred Astair: mi mettono di buon umore
e mi fanno pensare che tutto può diventare
più bello, con un po’ di ‘grazia’.
Desidero poter dare uno schiaffo a quei
cretini, che sono così cretini, consapevolmente
cretini... che inquinano - umanamente - tutto
attorno. E fanno male, senza speranza, alle
persone.
Vieni qua... che ti do uno schiaffo forte, brutto
cretino!
Vorrei, in un secondo, che tutte le mine antiuomo
seppellite sotto terra sparissero.
Totalmente. Completamente. Istantaneamente.
Vorrei che le donne smettessero di pensare
al parto con dolore e preoccupazione. È un
momento di vita: riprendiamocelo con amore
e fiducia.
Vorrei una catena infinita di massaggi sulle
spalle...
...
cachoeira!
eu sempre tenho vontade de um banho de
Vorrei un lavoro non precario.
Vorrei che la cultura avesse un valore in
Italia.
Vorrei avere più tempo libero.
Vorrei che i rapporti umani fossero più onesti.
Vorrei imparare a cantare.
Vorrei dimagrire di dieci chili.
Vorrei credere ancora nell’Amore.
Vorrei leggere “Cent’anni di solitudine”.
Vorrei fare un viaggio negli Stati Uniti.
Vorrei essere meno stanca.
Vorrei che la furbizia non fosse l’unico valore
per sopravvivere nel mondo.
Vorrei avere le radici di un albero e le ali
di un uccello. Per volare alto nel cielo senza
perdere il contatto con la terra. Con nostra
madre Terra.
Love and growth for my children.
Play a as clown.
Spend some time during summer with clownfriends.
Balance of personal, professional an
family time.
Strong cooperations in business.
Some surprises.
Learn how to live with less control.
Great time with my family in Africa.
Live.
Desidero che le mie gambe ritornino a
funzionare come prima.
Desidero che trovino il vero Amore il doppio
delle persone che lo hanno già trovato
quest'anno.
Desidero una terra senza nucleare.
Desidero dare dare dare!
Desidero costruire un io così forte che nessuna
avversità possa condizionare.
Desidero crescere ed essere quell'attenzione
allerta che mi continua a stimolare e farmi
essere sempre più nei panni dell'altro per
capirlo, rispettarlo, sentirlo sempre più simile
a me. Allora non ci sarà più incomprensione
ma vera compassione!
Desidero tanta allegria, gioia, spensieratezza
e tanto ridere!
Sì, ridere, ridere e ridere di tutto ciò che è
questa preziosa vita che mi sto "godendo"!
Sì, sorridere di me con tutta la mia
meraviglia, tutto il mio potenziale illimitato
e tutta la mia debolezza.
Sì, ecco: la mia umanità la mia generosità
per me, per poi donarla agli altri, la mia felicità
per me, per poi contagiare gli altri!

Alessandra L., Alessandra P., Annalisa, Betty, Clelia, Federico, Gabriel, Giulia, Laura, Leo, Lorenzo, Luca, Luisa, Mara, Micha, Patrizia, Peter, Roberta, Sabrina, Sara, Simona C., Simona O., Stephan, Valentina, Viola, Viviana, Walter

Vorrei vedere il Nepal.
Vorrei trovare un posto di lavoro fisso.
Vorrei una Rivoluzione.
Vorrei non aver paura del futuro.
Vorrei trovare un equilibrio.
Vorrei che non ci fossero solo doveri ma
anche diritti.
Vorrei viaggiare e conoscere altre culture.
Vorrei che non ci fossero più i bambini
soldato.
Vorrei che tutti i miei desideri si avverassero.
Vorrei diventare brava nel mio lavoro.
Vorrei che tutti avessero una casa.
Vorrei non smettere di sognare.
Vorrei che sempre più persone pensassero
al nuovo anno come a un anno di
possibilità e non come a un altro lungo anno
a cui sopravvivere.
Vorrei che sempre più persone, l’anno
prossimo, si trovassero qui, davanti a queste
colonne bellissime, a parlare dei propri
desideri e dei propri sogni,
perchè vorrebbe dire che sempre più
persone continuano a sognare e a desiderare.
Vorrei trovare il modo per cambiarlo almeno
un po’, questo Paese in cui abito. Per farlo
assomigliare una virgola di più a quello in
cui vorrei abitare.
Vorrei non avere mai paura di camminare
da sola per le strade della mia città.
Vorrei avere un figlio, un giorno, e
insegnarli che quello che conta non è il vestito
che indossi e il lavoro che fai, ma come
tratti le persone e il mondo che ti sta intorno.
Vorrei poterlo fare senza la terribile
sensazione che quello che gli sto dicendo
è un’enorme bugia.
Vorrei che sempre più persone potessero
creare bellezza e di bellezza cibarsi,
perchè forse la bellezza non salverà il mondo,
ma senza la nostra mente e il nostro cuore
non possono che morire lentamente.
I wish that my “Earth Village” childrens
project will come true.
That I take the time to feel my needs.
That I have the strenght to meet my needs.

venerdì 10 dicembre 2010

A FIANCO DEGLI ULTIMI (27/11/2010)

vedi il video

Il Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura viene nominato, su proposta del ministro dell'interno, con decreto del Presidente della Repubblica. Con lo stesso decreto, vengono stabilite anche le dotazioni di mezzi e di personale.

Il Commissario può essere scelto anche al di fuori del personale della pubblica amministrazione, tra persone di comprovata esperienza nell'attività di contrasto al fenomeno delle estorsioni e dell'usura e di solidarietà nei confronti delle vittime.

Il Commissario presiede il Comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura, istituito presso il ministero dell'interno, che ha il compito di esaminare e deliberare sulle istanze di accesso al Fondo di solidarietà.

Per molestia sessuale si intende ogni atto o comportamento indesiderato, anche verbale, a connotazione sessuale arrecante offesa alla dignità e alla libertà della persona che lo subisce, ovvero che sia suscettibile di creare ritorsioni o un clima di intimidazione nei suoi confronti.

Il 7 febbraio 2010, F. Manzi denuncia un sexy gate che coinvolgerebbe il prefetto Carlo Ferrigno, commissario straordinario anti-racket dal 2003 al 2006. Verità da accertare e "al vaglio della magistratura milanese". Secondo quanto afferma Manzi, infatti, "un'inchiesta è stata aperta dal sostituto procuratore di Milano, Stefano Civardi". A inchiodare Ferrigno le testimonianze video di due donne, pubblicate sul sito di Sos racket. Le due vittime sostengono di essere state minacciate: avrebbero ottenuto l'accesso al fondo in cambio di favori sessuali.

Carlo Ferrigno è stato Prefetto di Napoli, capo dell'UCIGOS, indagato per gli archivi segreti detenuti al Viminale per l'affare Gladio, indagato per il depistaggio nella strage di Piazza Fontana, uomo dalle amicizie potenti che vanno dai Servizi alle Procure e nelle Questure.

Il 3 luglio 2002, Giuseppe Pisanu subentra a Claudio Scajola come Ministro dell'Interno, carica che ricopre fino al 2006 (Governi Berlusconi II e III).

giovedì 9 dicembre 2010

MORTI SENZA SANGUE (27/11/2010)

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La banca è un'impresa privata, quindi un ente a scopo di lucro, che fornisce alla clientela mezzi di pagamento e di intermediazione tra offerta e domanda di capitali, i primi provenienti per lo più dalle famiglie, i secondi domandati soprattutto dalle imprese.

Per ente finanziario si intende un'impresa diversa dalla banca che, come previsto dal decreto legislativo 385/93, svolge attività di assunzione di partecipazioni, di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma, di prestazione di servizi di pagamento e di intermediazione in cambi.

La Banca d'Italia è la banca centrale della Repubblica Italiana. Dal 1998 è parte integrante del sistema europeo delle banche centrali (SEBC). La Banca d'Italia è definita come "istituto di diritto pubblico". Le quote di partecipazione al suo capitale sono così divise:

45% circa INTESA SANPAOLO;
30% circa UNICREDIT CAPITALIA;
15% circa ALTRE BANCHE E ASSICURAZIONI;
5% circa INAIL;
5% circa INPS.

quindi per il 90% circa l'istituto di diritto pubblico Banca d'Italia è di proprietà privata (enti a scopo di lucro)
per il 10% circa di enti pubblici (INPS e INAIL).

L'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia si occupa della lotta al riciclaggio.
La lotta al riciclaggio viene quindi svolta da enti privati a scopo di lucro.

mercoledì 8 dicembre 2010

LA STRADA DELLA LEGALITÀ (27/11/2010)

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In Italia, l'usura muove circa 18 miliardi di euro l'anno.
La manovra di correzione dei conti per il 2011 e il 2012 è di 25 miliardi di euro.
Ogni anno le denunce per usura sono circa un centinaio.

Cosa vuol dire denunciare il proprio usuraio senza la garanzia dello Stato?
Non è forse meglio l'omertà, pagare e tacere?
Da chi sono pagate le campagne pubblicitarie sul gioco d'azzardo?
Perché non si fanno campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per denunciare l'usuraio e garantire l'usurato?
Le procure di Busto Arsizio e Milano, per dirne una, quanti episodi di usura denunciano?
Un esempio: il 26 novembre 2010 a Saronno, sono stati arrestati due estorsori senza alcuna denuncia da parte di imprenditori, che hanno paura.
Riguardo l'operazione "infinito", i fatti dicono: 150 imprenditori sotto usura ed estorsione. Nessuna denuncia. Perché? Dov'è la fiducia nello Stato, la garanzia d'essere tutelati? Denunciare i propri estorsori vuol dire perdere lavoro, perdere commesse, perdere investimenti. Se lo Stato non sostiene l'imprenditore, la mafia ha libero accesso all'economia lombarda.
F. Manzi, dell'associazione SOS Racket e Usura, trade union tra imprenditori e forze dell'ordine, ha due semplici proposte che favorirebbero la denuncia:
1) abolire la norma che stabilisce che per poter accedere ai fondi anti racket è necessario possedere una partita IVA. I piccoli imprenditori senza partita IVA ne sono quindi esclusi.
2) Accorciare i tempi: attualmente i fondi sono erogati dopo anni, costringendo chi denuncia a indebitarsi, il che è un assurdo: l'imprenditore denuncia il proprio usuraio perché lo sta indebitando e lo Stato fa lo stesso. Non garantendolo economicamente, infatti, costringe l'imprenditore a indebitarsi dopo aver denunciato il proprio usuraio.

Riguardo al primo punto, il 2 dicembre 2010 il governo si è impegnato a inserire la norma nella legge sull'usura n.108/96